10 – Prestiti Inpdap con erogazione immediata
Grazie ai prestiti Inpdap, i dipendenti e i pensionati della pubblica amministrazione possono contare su di uno strumento finanziario vantaggioso e interessante: si tratta di prestiti pluriennali e piccoli prestiti messi a disposizione dei lavoratori delle aziende pubbliche, scuole, uffici ministeriali, Forze Armate, Polizia di Stato e così via. Dal 2013 l’Inpdap è stato soppresso, e i prestiti per i dipendenti pubblici vengono gestiti da una sezione apposita dell’Inps, ed erogati in parte dall’Inps stesso, e in parte da società finanziarie e banche convenzionate.
I prestiti Inpdap con erogazione immediata più diffusi sono quelli che si avvalgono del metodo della cessione del quinto: si tratta di un sistema di calcolo del prestito basato sul reddito, nel quale le rate non devono superare un importo pare ad un quinto dello stipendio del richiedente. E’ un metodo particolarmente vantaggioso, poiché le rate sono costantemente equilibrate nella misura di un quinto del reddito, e perché consente di ottenere il prestito anche con altri finanziamenti già in corso, e persino in caso di protesti e insoluti. Con la cessione del quinto, quando la rata viene detratta direttamente dallo stipendio, un ulteriore vantaggio è quello di non rischiare dimenticanze o ritardi.
Il tasso di interesse dei prestiti Inpdap con erogazione immediata è di circa il 4,5%, includendo le spese amministrative: un dato più che positivo, considerando che in genere il tasso di interesse dei prestiti offerti dalle banche difficilmente è sotto l’8%. Quando il prestito gestito dall’ex Inpdap viene erogato in convenzione da una banca o da una società finanziaria privata, il tasso di interesse potrebbe essere leggermente più elevato, ma in ogni caso sempre inferiore ai prodotti finanziari comuni. I prodotti finanziari ex Inpdap offrono anche la soluzione del prestito delega: si tratta di una seconda cessione del quinto, che consente di richiedere una cifra in prestito più elevata, con una rata che arriva fino ad un massimo del 50% del reddito e un piano di ammortamento di dieci anni.
Per le spese improvvise i dipendenti pubblici hanno a disposizione i piccoli prestiti Inpdap, restituibili in periodi brevi, da un anno a quattro anni, con la possibilità di richiedere in prestito anche solo due mensilità.
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