4 tipi di serrande tra cui puoi trovare quella che fa al caso tuo
La serranda cieca o di sicurezza
La prima tipologia che ti presentiamo è la serranda cieca, che vien detta anche di sicurezza poiché questo è l’obiettivo principale che ottieni. Si tratta di una serranda che puoi istallare su un’entrata senza che vi sia l’esigenza di vederci attraverso. La serranda non ha degli spazi vuoti per vedere attraverso ed è composta da pannelli metallici congiunti tra loro che impediscono la facilità di scassinarla.
La serranda a maglia tubolare
Se, invece, hai proprio l’esigenza di far veder attero la serranda perché dietro ci sono dei prodotti in esposizione, devi optare per una tipologia diverse, come può essere la serranda a maglia tubolare. In questa maniera, anche se il tuo esercito commerciale dovesse essere chiuso, è possibile vedere attraverso la serranda i prodotti in esposizione e attirare dei potenziali clienti.
La serranda a maglia rotonda
Un’altra tipologia che può fare al caso tuo è la serranda a maglia rotonda. Anche in questo caso, il vantaggio riguarda il fatto di avere la possibilità di vedere attraverso la serranda i prodotti che sono in vendita. La maglia tubolare, in questo caso, è disposta in una maniera diverso e il reticolato che va a creare ha un impatto estetico un po’ migliore rispetto alla precedente opzione presentata.
La serranda microforata
Infine, vi è anche la serranda microforata che ha il vantaggio di far vedere i prodotti in esposizione, senza tralasciare la sicurezza. Si tratta di un’alternativa molto più sicura rispetto alle due serrande a maglia. Si tratta di una soluzione che fa alca so tuo nel momento in cui vuoi far vedere i prodotti in vendita ma hai anche timore per la sicurezza. I micro fori impediscono l’inserimento di strumenti per squassare la serranda e proteggono al meglio le vetrine da un eventuale lascio di sassi o altri oggetti contundenti.
Tutto quello che ti serve sapere sulle serrande e sugli avvolgibili è sul sito web www.serrandeavvolgibiliroma.com .
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo