Quali sono gli oggetti più sporchi ?
Quante volte al giorno ci portiamo le mani alla bocca ignari dei germi che inconsapevolmente introduciamo nel nostro organismo? E’ impossibile fare una stima esatta ma sicuramente almeno una volta al giorno capita a tutti di compiere questo gesto. Le mani sono la parte del nostro corpo più a contatto con germi e batteri e per evitare di introdurre gratuitamente ospiti indesiderati è bene conoscere, e tenere puliti, tutti gli oggetti incriminati.
Anche se in casa teniamo sempre pulito ci sono molte cose all’apparenza innocue ma che in realtà sono le peggiori di tutte. Primo fra tutti lo spazzolino da denti. Tutti in fondo crediamo che sia sempre lindo e pulito perché sta sempre a contatto con acqua e dentifricio ma in realtà la carica batterica che contiene è molto elevata. Esso entra a contatto con i germi provenienti dal cibo, dall’acqua e con i microrganismi saprofiti e patogeni presenti nel cavo orale. Quindi subisce una consistente contaminazione, che rappresenta una carica infettante per le successive utilizzazioni. É importante cercare di pulirlo al meglio dopo ogni lavaggio riponendolo nell’apposito astuccio protettivo. I germi rimangono lo stesso, sia chiaro, ma almeno si evita di farli proliferare.
Altri due oggetti casalinghi molto contaminati sono il lavandino e la spugna per lavare i piatti. Anche in questo caso si potrebbe erroneamente pensare che essendo sempre a contatto con detersivo siano entrambi immuni dai batteri, ma in realtà la storia è sempre la stessa. Avendo a che fare con umidità e residui di cibo entrambi sono un paradiso per i germi e per questo motivo è importante sempre tenerli puliti. Va ricordato anche che la spugna abrasiva riesce a rimuovere lo sporco ma anche a trattenere batteri come ad esempio la salmonella. Pulirla con disinfettanti, limone o acqua e aceto è un ottimo rimedio ma bisogna anche farla asciugare per bene.
Anche la scrivania a lavoro contiene molte insidie. Due gli oggetti peggiori: penne e tastiera del pc. Le prime stanno a contatto con acari della polvere e germi di ogni tipo ma inconsapevolmente ci ritroviamo spesso a portarle alla bocca, un gesto naturale che quasi mai riusciamo a controllare. La testiera del pc, invece, non solo è piena di acari ma senza accorgercene la tocchiamo con le mani sporche ed unte di cibo, riempiendola di ogni tipo di sporcizia. Secondo uno studio dell’Università dell’Arizona, una postazione da ufficio ospita 400 volte più batteri di una toilette comune. Lo sporco è equamente ripartito tra tastiera (3295 microbi ogni pollice quadrato, cioè ogni 6,4 centimetri quadrati) mouse (1676) e telefono (25127). Nella stessa porzione di spazio, un asse del wc presenta, in media, 49 microbi. Rischiare di essere presi dai colleghi per maniaci del pulito ne vale la pena perché evita infezioni di qualsiasi genere.
Tra i luoghi paradisiaci per i batteri ci sono le nostre tasche, dove proliferano indisturbati al calduccio. Soldi, chiavi e telefonini i principali responsabili. I primi sono forse gli oggetti più sporchi in assoluto. Se si considera ad esempio che delle semplici ed innocue fiches da gioco contengono piu’ di 5600 microrganismi, quante ne possono avere monete e banconote che vengono scambiate di mano in mano in tutto il mondo? Escherichia coli, stafilococco, tracce di antrace e muffe di ogni tipo sono solo alcuni dei migliaia di batteri che brulicano sulle nostre banconote. Visto che non è possibile pulire il denaro basta solo lavarsi accuratamente le mani.
Il calore delle nostre tasche, il sudore e il contatto con altri microrganismi batterici contamina anche le chiavi e il nostro cellulare. Senza contare che ormai gli smartphone di ultima generazione vengono toccati di continuo da polpastrelli sudati, sporchi e pieni di batteri. Poggiandolo all’orecchio introduciamo in un secondo nel nostro organismo streptococchi, coliformi e il clostridium difficile, il cui nome fa capire subito la difficoltà nel debellarlo. Il patogeno è tra i principali responsabili di diarrea e irritazione al colon, e colpisce soprattutto gli anziani o chi ha difese immunitarie basse.
Ma non è finita qui le insidie si trovano anche altrove. Maniglie, interruttori della luce e il bottone dello sciacquone contengono cariche batteriche da far rabbrividire chiunque. Migliaia di esseri viventi popolano questi oggetti che quotidianamente, soprattutto negli uffici pubblici, vengono toccati da migliaia di mani sporche piene di urina, sudore e germi.
Fermarsi un attimo a pensare a quante insidie siamo predisposti giornalmente farebbe tremare anche il meno ipocondriaco di tutti. Molti di questi batteri nascosti possono essere la causa di banali influenze o di infezioni più serie, non potendo avere sempre panno e disinfettante a portata di mano quello che bisogna fare è semplicemente lavarsi accuratamente le mani.
Un corretto lavaggio delle mani permette di ridurre di oltre il 40% il rischio di contrarre infezioni, spesso si dedica ad esso pochi secondi nella convinzione che ciò sia sufficiente ad averle pulite, ma non è così. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito il 5 maggio come la giornata mondiale per l’igiene delle mani contro le infezioni ospedaliere e ha diffuso un vademecum per un corretto lavaggio.
Semplici e pochi gesti da compiere quotidianamente possono contribuire a migliorare la nostra salute.
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