A chi spetta la responsabilità della caldaia? Le 3 situazioni più comuni
L’amministratore di condominio
Se la caldaia dovesse esser centralizzata, significa che vi è un solo apparecchio che serve per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento di tutti gli appartamenti di uno stabile unico, perciò i singoli appartamenti non hanno una caldaia di proprietà ma si usa tutti quanti quella comune che viene gestita dall’amministratore di condominio, o da chi ne fa le veci. In questo caso, sarà l’amministratore a chiamare la ditta di manutenzione e assistenza caldaie Roma ogni volta che serve, anche dopo aver sentito il parere dei condomini in assemblea. Il costo della manutenzione e dell’intervento del tecnico viene diviso tra tutti i condomini che così non spendono molto per questa voce.
Il proprietario
Se la caldaia è autonoma significa che serve per riscaldare e produrre acqua calda per una singola abitazione. Spesso, la caldaia autonoma è situata dentro l’appartamento (in cucina, in bagno, in ripostiglio etc.) oppure si possono trovare tute le caldaie in spazi comuni come in fondo giro scale. Ognuno si preoccupa della sua caldaia e deve perciò chairmen il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Roma ogni volta che è previsto dalle norme di legge oppure per un guasto improvviso, a propria discrezione. Il costo viene sostenuto dal proprietario di casa che ah la responsabilità anche di tutte le altre caldaie installate in seconde case sue.
L’affittuario
Nel momento in cui il proprietario dà in affitto la sua abitazione servita da una caldaia autonoma, la responsabilità di questo apparecchio passa all’affittuario che ha l’onere di chiamare il tecnico a sua discrezione, anche cambiarlo in quanto responsabile, a patto che si tratti di una ditta autorizzata. Il costo dell’intervento, al contrario di quanto molti pensano, è totalmente a carico dell’inquilino che non deve presentare il conto, nemmeno parzialmente, al proprietario. Quest’ultimo torna ad avere la responsabilità dell’impianto nel momento in cui il contratto di affitto scade oppure l’inquilino se ne va, fino a quando la casa non viene occupata nuovamente.
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